Il 4 e 5 giugno in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente la galleria ADD-art partecipa a ArtVerona Digital con le opere dell’artista Giulia Manfredi.
Il racconto del contatto tra l’uomo e l’ambiente, la propria consapevolezza e responsabilità ecologica sono da molti anni il fulcro dell’opera di Giulia Manfredi.
Le opere di Giulia Manfredi superano la contrapposizione “natura-cultura”, cercando di metterne in evidenza il fragile equilibrio e evidenziandone il flusso vitale. Ma le interazioni tra questi due mondi si nascondono sotto un’aurea di mistero: le sue opere ci mostrano l’inafferrabilità e l’irrealizzabilità di questo equilibrio. Con tutti gli artifici umani possibili (teche, resine, video, …) Giulia sperimenta l’impossibilità di imporre un ordine, non si può prevedere a cosa portino le sue manipolazioni. I suoi esperimenti estetici, sapientemente controllati come in un laboratorio, sembrano far scomparire o celare l’equilibrio tra ordine e caos.
L’immersione nella resina o la costrizione dentro una teca dell’elemento naturale sono un vero e proprio atto di musealizzazione con l’intento di prolungare l’esistenza del soggetto e conferirgli un nuovo significato.
La ricerca estetica dell’artista Giulia Manfredi nasce dall’esigenza di controllare l’aspetto caotico della natura attraverso la costrizione della materia. Le sue opere, anche se in maniera provvisoria, cercano un equilibrio, un’armonia tra forma e sostanza; ma se da una parte la sua azione mira a prolungare la forma della materia viva, dall’altra è inevitabile la sua perdita di controllo con la putrefazione. Il deperimento della forma tanto ambita va di pari passo con la rigenerazione della sostanza: l’equilibrio si perde, il processo vitale rompe la gabbia e le cornici producendo situazioni e soluzioni inaspettate.
Le sue ultime opere si sono concentrate sulla generazione di ecosistemi all’interno di strutture “rigide” ordinate e predefinite.